Posted on 30 giugno 2012 by admin
NAPOLI (di Atanasio Pizzi) – Quando la giovane Eleda completò gli studi dell’obbligo al collegio, si aspettava che i genitori, così come avevano già fatto con i suoi fratelli maggiori, le avrebbero offerto la possibilità di proseguire gli studi universitari.
Invece i tempi e le regole di allora le imposero marito, e l’agoniata università e quel corso di laurea divennero solo un sogno.
Quella mattina, quando io la conobbi in ospedale, la prima cosa che mi sentii dire fu: ho sempre sognato Napoli come il luogo dove poter approfondire i miei studi ed allargare i miei orizzonti, non mi sarei mai aspettata di venire ed avere la conferma che non ho più un domani.
Il primo di Marzo, era una splendida giornata di sole e con passo sostenuto mi dirigevo verso la stazione ferroviaria di Napoli, per raggiungere Salerno dove mi recavo compatibilmente con gli impegni universitari.
Salito sul vagone di coda, del treno che collegava Torino con le zone più estreme del meridione, era mia abitudine soffermarmi ad osservare le allegorie che trasportava quell’indispensabile mezzo di speranze e aspettative future.
Quel giorno fui incuriosito dal modo in cui era vestito un viaggiatore, le sue scarpe, raccontavano la vera estrazione sociale.
Esse, nonostante fossero state pulite e portate a lucido, conservavano evidenti i segni e i patimenti dei contesti rurali in cui erano abitualmente utilizzate.
La conferma la ebbi quando osservando con più attenzione intuii che, una probabile emergenza lo aveva portato ad abbandonare la sua vita quotidiana e proiettato in questa realtà che non gli apparteneva e lo metteva in soggezione. Continue Reading
Posted on 24 giugno 2012 by admin
BARILE (di Lorenzo Zolfo) – Ritorna, secondo l’antica tradizione , la cerimonia laica del “battesimo delle bambole” (Puplet e Shenjanjet) nella festività di San Giovanni Battista. Per iniziativa dell’Associazione Intercultura presieduta dal’insegnante Giovina Paternoster con la collaborazione del coreografo Robert Lani (un albanese trapiantato e ben integrato a Barile da 20 anni) e di numerose famiglie e giovanissime in costume tipico arbereshe. Bambini ed adulti domenica 24 nel tardo pomeriggio a Barile, nel piazzale della stazione si esbiranno in questa cerimonia laica. E’ un’antica tradizione arbereshe che si festeggia il giorno di San Giovanni Battista. Le bambine tra i sette e gli undici anni, accompagnate dalle loro madri si recano allegramente presso il piazzale della stazione di Barile.Le bambine formano delle coppie, vicino ad una rampa di scale in pietra. In ogni coppia vi è una con una bambola confezionata appositamente per questa circostanza. Sono bambole ottenute avvolgendo delle fasce e pannolini per neonato attorno al manico di un grosso mestolo di ferro o di alluminio. La testa è la calotta sferica riempita di stracci e avvolta da un panno bianco con il viso dipinto sulla parte convessa. Cuffiette di lana, camiciole, magliettine, bavaglini e sacchetti porta infante completano l’abbigliamento delle bambole. A turno le bambine madri depongono a terra, con gran cura, come se si trattasse di neonati in carne ed ossa, le bambole-figlio collocandole subito sotto il primo gradino della scala di pietra e saltano per tre volte ogni volta pronunciando, cantilenandola, la seguente formula: Pupa de San Giuanni Battizzami sti pann Sti pann so’ battezzate Tutte cummari sime chiamate. Il rito finisce in questo modo:Poi prende la pupattola e la bacia, quindi la comare bacia la bambina- madre consegnandole la figlia. Dopo la cerimonia tutti festeggiano mangiando dei biscottini.
Posted on 12 giugno 2012 by admin
Posted on 03 giugno 2012 by admin