Archive | Folklore

Protetto: MÌZA SCIURBHEN E CINXËRI KËNDON

Posted on 16 aprile 2013 by admin

Il contenuto è protetto da password. Per visualizzarlo inserisci di seguito la password:

Commenti disabilitati su Protetto: MÌZA SCIURBHEN E CINXËRI KËNDON

LA COMUNITA’ ARBERESHE DEL VULTURE IN VISITA A ROMA ALLA MOSTRA: BASILICATA:TRADIZIONI, ARTE E FEDE

Posted on 04 gennaio 2013 by admin

BARILE (di Lorenzo Zolfo) – La comunità arbereshe di Barile, grazie al Comitato Sacra Rappresentazione della Via Crucis di Barile, presieduta da Angioletta D’Andrea, il 3 gennaio scorso è stato a Roma in piazza S.Pietro a visitare il Presepe  (attorniato da splendidi plastici raffiguranti alcune scene della Cripta del Peccato originale di Matera) realizzato dall’artista materano, Franco Artese la mostra Basilicata: Tradizioni, Arte e Fede promossa dalla Regione Basilicata, dall’APT e dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, con il coordinamento della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata. Questa mostra, inaugurata il 24 dicembre è visitabile fino al 3 febbraio presso il Braccio Carlo Magno, in Vaticano. Nella sezione espressioni della devozione popolare non poteva mancare Barile con la sua Sacra Rappresentazione con personaggi viventi del Venerdì Santo di Barile, la  più antica della Basilicata e del Sud Italia. Le sue origini risalgono al 1600. Da allora, ogni anno, ininterrottamente, “Fede, Tradizione e Storia”, in quest’angolo di terra della Basilicata, per le viuzze del centro storico si tengono per mano il giorno del Venerdì Santo.  Tra i personaggi in mostra a Roma, vi figura il Moro, è un  personaggio pagano, creato dalla tradizione del borgo vulturino. Non ha origini precise. Forse simboleggia i Turchi, che nel 1400 minacciarono l’Albania, causando dal «Paese delle aquile» la fuga di molti cittadini. Gli albanesi fondarono diverse comunità nell’Italia meridionale. Compresa quella di Barile.  L’11 maggio del 1983 il “Comitato Sacra Rappresentazione – Via Crucis di Barile” realizzò a Roma e nella Città del Vaticano, alla presenza di Giovanni Paolo II, l’inimitabile processione dei misteri, ricevendo la Benedizione. Ad accogliere il visitatore in questa mostra un maestoso Carro della Bruna, che si festeggia a Matera ai primi di luglio. Tra i tanti visitatori del 3 gennaio, si è notata la presenza di due anziane. Lucia Carriero di Matera, adesso abita a Roma e Maria Altavista di Brienza di circa 90 anni , ospite della signora materana.Alla vista di queste gigantografie dal titolo Terra d’incanto e di sacralità hanno riferito: “ Matera ed altre cittadine lucane finalmente finiscono di uscire dall’anonimato, contrariamente allo spirito meridionale. Finalmente anche i piccoli centri della Basilicata visti da tutto il mondo”.  Che questa mostra sia visitata da centinaia e centinaia di persone ce lo conferma Martina Buoscio di Roma, una delle assistenti di questa mostra: “dal giorno di inaugurazione, 20 dicembre, entrano almeno 600 persone al giorno. Quelli che vi entrano, non è gente da passatempo, percorrono con attenzione ed ammirazione tutte le sale della mostra, come anche i video sono visti da tante persone”. Una famiglia di Brescia, pur non conoscendo la Basilicata, ha riferito: “chiunque visita questa mostra alla fine ha voglia di visitare questa regione”. Dispiace non aver visto gigantografie inerenti il Santuario di San Donato di Ripacandida gemellato con la Basilica Superiore di Assisi grazie ai suoi splendidi affreschi cinquecenteschi o i centri arbereshe con le loro tradizioni culturali! La giornata della comunità arbereshe di Barile è continuata per alcuni con un pranzo al ristorante”I Vascellari” gestito da un lucano, Ivo Bitetti di Paterno, in quel momento frequentato da  Francesco Apolloni, sceneggiatore (distretto di polizia),regista (Un sueno a Mitad) e attore( in scusa ma ti voglio sposare) e Alessandro Haber, attore, regista e cantante, ed altri con la visita presso le Scuderie del Quirinale alla mostra di Vermeer, il secolo d’oro dell’arte olandese.

Commenti disabilitati su LA COMUNITA’ ARBERESHE DEL VULTURE IN VISITA A ROMA ALLA MOSTRA: BASILICATA:TRADIZIONI, ARTE E FEDE

DITE ARBERESHE : GINESTRA 15 DICEMBRE,ESIBIZIONE IN COSTUME DEL GRUPPO “RETHNES” E DEGUSTAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI.

Posted on 12 dicembre 2012 by admin

GINESTRA (di Lorenzo Zolfo) – Sabato 15 dicembre il piccolo centro del Vulture si trasformerà in un borgo arbereshe con l’arrivo ed il saluto dei Sindaci di alcuni Comuni Arbereshe (assicurata la presenza dei Sindaci di Maschito e Barile), l’esibizione del gruppo storico “Rethnes” di Maschito e l’apertura del “Borgo dei Sapori Arbereshe” con degustazione di alcuni prodotti tipici del posto. Questa iniziativa, patrocinata dalla Regione Basilicata e dal Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano, ha lo scopo di mantenere viva la storia, la cultura e le tradizioni arbereshe. Dopo il saluto delle autorità, alle 17 nella sala consiliare del Comune in piazza Albania, alle ore 17,30, per le principali strade del paese, si esibirà in costume arbereshe la comunità arbereshe di Maschito con la “Retnes”, una rievocazione dell’origine di Maschito, fondato dai mercenari guidati dal Capitano Lazzaro Mathes. La Retnes, tra le manifestazioni maschitane(che si svolge ogni 6 agosto) è sicuramente la più antica ed interessante, risale certamente ai primi anni della nascita della cittadina (primavera del 1517) e commemorava la sua fondazione con una giostra di Stradioti.Alla luce di nuove ricerche storiche inedite singolari ed eroiche sul passato di questo centro arbereshe è stata organizzata, con minuziosità di particolari, sia nella realizzazione dei costumi, sia nelle armi tipiche nonché in tutti i dettagli di carattere storico, da alcuni anni, una rievocazione storica della Retnes. Particolare attenzione è stata posta per organizzare i figuranti in due schieramenti che rappresentano le due etnie principali che fondarono Maschito: i Greci-Coronei ( che si insediarono nella parte nord del paese)e gli Albanesi-Scuterini (occuparono la parte sud del paese), i primi “Majsor” e secondi “Cndrgnan”, da sempre  rivali per diversi motivi fino agli anni ’70. La rievocazione della Retnes vuole essere un viaggio nella memoria per rinsaldare i vecchi legami con la storia e l’identità, un salto nel cinquecento tra colori,musiche,costumi, armi e cavalieri, per vivere l’emozione di essere trasportati nel passato. Il borgo dei sapori arbereshe realizzato dal Comune di Ginestra alcuni anni fa consiste di un museo all’interno del nucleo storico, costituito da una rete di locali che ospitano le diverse fasi della gastronomia locale e della trasformazione agroalimentare. Visitando la Cantina del Vino, la casa del grano, la bottega dei pastori (verrà preparato in seduta stante la ricotta ed il formaggio), la bottega dell’olio si potranno degustare alcuni prodotti della cucina arbereshe: Prscesc (minestra di verdure), P’Z’Fugliat (è un tipo di focaccia molto particolare e prelibato), Papdign Crc (i)-CRC (i) (peperoni cruschi),Cuddac (pane-biscotto),Mastazzul Cu u vin Cut e Casatedd (due dolci natalizi). Un appuntamento da non perdere.

Commenti disabilitati su DITE ARBERESHE : GINESTRA 15 DICEMBRE,ESIBIZIONE IN COSTUME DEL GRUPPO “RETHNES” E DEGUSTAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI.

AL VIA LA TRADIZIONALE KERMESSE ENOGASTRONOMICA “TUMACT ME TULEZ”, PIATTO TIPICO DI BARILE.

Posted on 15 settembre 2012 by admin

BARILE (di Lorenzo Zolfo) – Barile è un paese che ha subito varie colonizzazioni albanesi a partire dal 1477 e conserva ancora tradizioni linguistiche e culturali arbëreshë (l’albanese d’Italia). L’evento del 15 e 16 settembre, organizzato dalla pro-loco presieduta da Daniele Bracuto, prende il nome dal piatto tipico tramandato nei secoli: il “Tumact me Tulez” ovvero tagliatelle con mollica di pane fritta in un sugo di noci, alici e pomodoro. L’evento, come lo scorso anno, si basa sulla rivalutazione e valorizzazione del Convento Carmelitano “P. Minozzi”, struttura recuperata insieme all’Amministrazione Comunale, che versava in uno stato di abbandono. La Kermesse si svilupperà attraverso un percorso enogastronomico incentrato sul piatto tipico arbëreshë e verrà affiancato da stand espositivi delle eccellenze enogastronomiche lucane. Il pubblico di riferimento è quello eno-gastronomico locale ed extraregionale. Mostre, convegni, spettacoli, concerti, presentazione di un libro ed un seminario tecnico, arricchiranno il programma della manifestazione. Dopo convegni tematici, il primo  sull’Accordo di Programma “Parco delle Cantine” capofila Gal Vulture-alto Bradano , il secondo sul tema “Vulture: i prodotti di qualità e la nuova Pac”, il terzo presentazione  libro-carnet turistico “Viaggio nel sud”, a dominare sarà questo piatto di Barile. Ecco la ricetta per preparare questo tipici  piatto arbereshe: “Tumact me Tulez”:

Ingredienti  per 4/6 persone :

1 kg farina di grano duro , acqua fresca , un pizzico di sale ; una volta impastata schiacciare per bene con un matterello , meglio se di legno, e farne una sfoglia. Ritagliare a  listerelli (tipo lagane oraziane) , mettere a cuocere in pentola con abbondante acqua e meglio se su fuoco a legna . D’altra parte preparare briciole di pane indorate q.b. al forno e spicchi di gherigli sgusciati di noci fresche . Quando le lagane sono cotte a puntino , impiattare e versare una cucchiaiata (me lugen e vogel) di briciole croccanti e pezzettini di noci (ca  arre)  . Servire calde e buon appetito !!! Enjoy your meal !!!  Befshe mire dhe me shendet !!!

Comments (0)

Protetto: SANTA SOFIA E I FUOCHI DEL SETTE DI SETTEMBRE

Posted on 07 settembre 2012 by admin

Il contenuto è protetto da password. Per visualizzarlo inserisci di seguito la password:

Inserisci la tua password per visualizzare i commenti.

ASSEMBLEA NAZIONALE DI EUROPASSIONE, RICHIESTO RICONOSCIMENTO UNESCO

Posted on 31 agosto 2012 by admin

BARILE (di Lorenzo Zolfo) -Si sta  svolgendo’ a Maenza (Latina) dallo scorso 31 agosto e fino a domenica 2 settembre l’Assemblea Nazionale di Europassione per l’Italia,di cui Barile e’ socio fondatore.Barile sara’ presente con una propria delegazione guidata dalla Presidente della Via Crucis, Angela D’Andrea.L’incontro assume un rilevo particolare per la discussione sulla candidatura della rete delle Passioni italiane per il riconoscimento UNESCO. E’ prevista la presenza di Josef Lang, Segretario Generale di Europassion. Ben 25 Comuni fanno parte di Europassione per l’Italia, nata ufficialmente nel 2005, raduna diversi sodalizi italiani che promuovono e realizzano qualunque forma di manifestazione legata alla Passione di Cristo con lo scopo di divulgare il messaggio di Gesù e far meglio conoscere le pagine più significative del Vangelo. Europassione per l’Italia è un’associazione senza fini di lucro, coordina le iniziative dei suoi membri per meglio rappresentare la forte tradizione italiana della Sacra Rappresentazione in ambiente europeo, aderendo essa, a sua volta, all’associazione Europassion di più remota costituzione. “La Via Crucis di Barile-riferisce Gianluca Paternoster di Barile-responsabile ufficio stampa Europassione per l’Italia- e’ tra le Associazioni capofila per questo importante riconoscimento culturale,a conferma del grande valore culturale e storico che la Sacra Rappresentazione della Via Crucis di Barile riveste.Sara’ presente anche il Gruppo di Recupero Tradizioni di Oppido Lucano che ogni due anni nella cittadina di Oppido mette in scena la Drammatizzazione della Passione di Cristo”. Sulla sacra rappresentazione  di Barile aveva scritto il prof.Antonio Paternoster, uno dei promotori del comitato Via Crucis di Barile, nel suo libro, Radici, tradizione e fede del Venerdì Santo a Barile: “il popolo di Barile, attraverso questa Sacra Rappresentazione, vuole testimoniare il suo legame alle sue più sane tradizioni culturali e di fede. E’ una giornata in cui il paese rivive la sua vicenda umana con orgoglio e passione. Processioni, sacre rappresentazioni, liturgie popolari: è la storia di una delle devozioni che, specie nel sud Italia, trova linfa per crescere incarnando l’anima profonda della sua gente. A Barile, ogni abitante, in cuor suo, fin dalla ricorrenza della festività in onore di San Giuseppe, incomincia a rivivere l’impegno interiore per la manifestazione. Tutti, direttamente o indirettamente, sono coinvolti, basti pensare che la manifestazione conta 25 gruppi di personaggi ed interessa ben 116 persone. Adulti, giovani, giovanissimi, ragazze, giovanette e bambini conoscono, ormai, bene il loro ruolo. I contenuti simbolici della rappresentazione vanno ricercati sia nella direzione spiccatamente religiosa, sia in quella particolarmente paganeggiante, nella presenza di personaggi realmente cristiani al tempo della condanna di Cristo; in quelli creati dalla fantasia popolare; nei personaggi che soffrono ed in quelli che godono nella loro alterigia; nella serietà con cui i giovani interpretano i vari ruoli;nella fastosità e contemporanea semplicità dei costumi. Il dramma di Cristo si rivive, per 4 ore, per le strade scoscese del paese, in tutti i suoi risvolti emotivi, sentimentali, di devozione, di curiosità. Il sincretismo religioso assume toni culturali veri e propri, originali e per nulla mutati nel tempo. Fede, tradizione e storia, in quest’angolo di Basilicata, si tengono per mano e costituiscono il tessuto connettivo di questo popolo che custodisce gelosamente la sua civiltà”.

Comments (0)

FESTIVAL DELLA CANZONE ARBERESHE

Posted on 21 agosto 2012 by admin

SAN DEMETRIO CORONE ( di Adriano Mazziotti) – Parla shqipe (la lingua nazionale parlata in Albania) la XXXI^ edizione del Festival della canzone arbëresheQyteti” (la città), infatti, è il motivo vincitore del concorso canoro, tenutosi sabato sera nell’ Anfiteatro comunale e organizzato dalla Amministrazione comunale in collaborazione  con il Comitato Festival.

A inserirlo nell’albo d’oro della rassegna è stata  la concorrente Ketlin Palmi, 24 anni di Skodra. Alla giovane albanese, che ha avuto la meglio su altri tredici partecipanti, è andato anche il premio della critica dedicato all’avvocato Giuseppe D’Amico, ideatore della kermesse.

Al secondo posto si è piazzato Giorgio La Valle, di S. Giorgio Albanese con il motivo “Kënkë” (canzone); terza classificata Maria Antonietta Marcovicchio di Spezzano Albanese, interprete del  brano “Mbaje mend dje” (Ricordati ieri).

Novità della serata, condotta da Gennaro De Cicco, Vicki Macrì e Adriana Ponte, l’esibizione del gruppo folk di Mottola (TA) e  il siparietto revival sulla prima edizione della kermesse, con Michele Baffa, allora vincitore, a riproporre la canzone I classificata: l’indimenticabile “Një kartë ka Xhermania” (Una lettera dalla Germania).

Comments (0)

RILINDASI IN BASILICATA, RIVISTA DI CULTURA ARBERESHE SENZA “BASILICATA ARBERESHE” CHE DA 30 ANNI E’ PRESENTE SUL TERRITORIO.

Posted on 23 luglio 2012 by admin

GINESTRA (di Lorenzo Zolfo ) – Dopo 30 anni e più di presenza dinamica e continua la Rivista “Basilicata Arbereshe” (dal 2001 Webzine su vari Blogs) che organizza ogni anno, autonomamente ed in partnership con le Pro Loco Unite di Barile-Ginestra-Maschito, con i suoi
Redattori , Esperti e Collaboratori sparsi in Italia ed in altri Continenti , la Giornata  di rievocazione storico-antropologica in onore di Giorgio Kastriota detto Skanderbeg , Decide di aprirsi ancora di più alle Università ed agli Sportelli Linguistici (L.482) del Mezzogiorno d’Italia.

Il nucleo promotore a Barile (nella storica sede di Piazzetta Skanderbeg 5) , in collaborazione con cultori, circoli ed amministratori dell’Arberia del Vulture (Ginestra,”Zhurjan” , Maschito e Barile ) e del Sarmento (San Costantino e San Paolo Albanese) si è sviluppato ed ampliato negli anni .

Fino a “gemellarsi” con la Rivista –Madre “Katundi Yne” di Civita-Cosenza e poi con “Jeta Arbereshe” di Frascineto-Ejanina e vari sodalizi di tutela (Confemili-Roma, Eblul- Bruxelles)  e valorizzazione dell’etnìa albanofona (in particolare in Piemonte, Puglia, Calabria, Sicilia, Molise, Campania (Greci-Av) ed Abruzzo-Lem Italia).

“Da qualche settimana, riferisce il direttore di Basilicata Arbereshe, prof. Donato Mazzeo-viene edita on-line “Rilindasi” come supplemento del settimanale “Shqiptaria” finanziato e sostenuto dalla Regione Basilicata, dal Presidente Vito De Filippo e dall’Assessore alla Formazione e Cultura Vincenzo Viti.

La domanda sorge spontanea ed opportuna : come è possibile che in Basilicata, dopo tanti fruttuosi decenni di eventi, progetti, meeting, convegni didattici e storiografici, antologie,  pubblicazioni a iosa , “by-passare” un così ingente e generoso patrimonio di passione per “le radici” e la storia originale degli Arbereshe lucani?

E  si possa pensare di ripartire, praticamente, “da zero” ?

Mentre un “ponte” di amicizia , da anni è stato instaurato fra le nostre comunità etniche e l’Ambasciata dell’Albania a Roma, e della Repubblica Italiana a Tirana ( con il progetto in itinere di “Binjakeri” ,dal 2010,   attraverso la “Shkolla e Kuqe”  ,  la
“Dhomi Tregtise” , la Rivista “Aggiornamenti Albanesi” in bi.lingue  della capitale skipetara , diretta dal prof. Luigi Nidito ???

Perché non coinvolgere,a pieno titolo e con la preziosa mole di esperienza glottologica e storiografica , tutto lo staff di “Basilicata Arbereshe”, iscritta da vari lustri al Registro Periodici del Tribunale di Melfi e nei primi anni, sostenuta
ufficialmente, tramite la Legge Reg. 40, in base al dettato dell’articolo 5 del vigente e non ancora rinnovato Statuto della Regione Basilicata?”.

Comments (0)

Protetto: I PUNTI CARDINALI D’ARBERIA

Posted on 06 luglio 2012 by admin

Il contenuto è protetto da password. Per visualizzarlo inserisci di seguito la password:

Commenti disabilitati su Protetto: I PUNTI CARDINALI D’ARBERIA

SI RINNOVA IL BATTESIMO DELLA BAMBOLE, ANTICA TRADIZIONE ARBERESHE, NEL GIORNO DI SAN GIOVANNI.

Posted on 24 giugno 2012 by admin

BARILE (di Lorenzo Zolfo) – Ritorna, secondo l’antica tradizione , la cerimonia laica del “battesimo delle bambole” (Puplet e Shenjanjet) nella festività di San Giovanni Battista. Per iniziativa dell’Associazione Intercultura  presieduta dal’insegnante Giovina Paternoster con la collaborazione del coreografo Robert Lani (un albanese trapiantato e ben integrato a Barile da 20 anni) e di numerose famiglie e giovanissime in costume tipico arbereshe. Bambini ed adulti  domenica 24 nel tardo pomeriggio a Barile, nel piazzale della stazione si esbiranno in questa cerimonia laica. E’ un’antica tradizione arbereshe che si festeggia il giorno di San Giovanni Battista. Le bambine  tra i sette e gli undici anni, accompagnate dalle loro madri si recano allegramente presso il piazzale della stazione di Barile.Le bambine formano delle coppie, vicino ad una rampa di scale in pietra. In ogni coppia vi è una con una bambola confezionata appositamente per questa circostanza. Sono bambole ottenute avvolgendo delle fasce e pannolini per neonato attorno al manico di un grosso mestolo di ferro o di alluminio. La testa è la calotta sferica riempita di stracci e avvolta da un panno bianco con il viso dipinto sulla parte convessa. Cuffiette di lana, camiciole, magliettine, bavaglini e sacchetti porta infante completano l’abbigliamento delle bambole. A turno le bambine madri depongono a terra, con gran cura, come se si trattasse di neonati in carne ed ossa, le bambole-figlio collocandole subito sotto il primo gradino della scala di pietra e saltano per tre volte ogni volta pronunciando, cantilenandola, la seguente formula: Pupa de San Giuanni Battizzami sti pann Sti pann so’ battezzate Tutte cummari sime chiamate. Il rito finisce in questo modo:Poi prende la pupattola e la bacia, quindi la comare bacia la bambina- madre consegnandole la figlia. Dopo la cerimonia tutti festeggiano mangiando dei biscottini.

 

Comments (0)

Advertise Here
Advertise Here

NOI ARBËRESHË




ARBËRESHË E FACEBOOK




ARBËRESHË




error: Content is protected !!